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Terrorismo, nuovo blitz al confine franco-belga. La polizia: "Almeno 50 simpatizzanti dell'Is lavorano all'aeroporto di Bruxelles"

L'operazione a Courtrai è legata al presunto jihadista 34enne Reda Kriket, arrestato in Francia. Lo scalo di Zaventem verso la riapertura. Salah disposto a collaborare con autorità francesi

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BRUXELLES - Non ci sono stati arresti né sono stati trovati esplosivi nel corso del nuovo raid della polizia belga a Courtrai, nel nord-ovest del Belgio, legato alle indagini sull'attentato sventato in Francia e all'arresto di Reda Kriket, il presunto jihadista 34enne arrestato la scorsa settimana a Argenteuil, vicino a Parigi. L'operazione ha interessato il quartiere residenziale di Rodenburg, lungo l'autostrada E17, vicino al confine francese.

Intanto la polizia aeroportuale belga, in una lettera aperta citata dal quotidiano belga Het Belang, afferma che all'aeroporto di Bruxelles ci sono "almeno 50 lavoratori che simpatizzano per lo Stato islamico. Hanno un badge di sicurezza e possono avere accesso alla cabina di pilotaggio di un aereo". Le forze dell'ordine hanno aggiunto che militanti Is hanno ripetutamente visitato lo scalo di Zaventem come falsi turisti: "Abbiamo segnalato la loro presenza, ma non sappiamo se qualcosa è stato fatto con quelle informazioni", dice ancora la lettera.

La società di gestione dello scalo riferisce, inoltre, che l'aeroporto di Bruxelles
riaprirà parzialmente ai voli passeggeri domani sera.

E oggi Salah Abdeslam, tra i responsabili degli attentati terroristici di Parigi e Bruxelles, dopo aver chiesto di essere consegnato alla Francia ha annunciato di voler "collaborare con le autorità francesi", come ha confermato questa mattina il suo avvocato belga Cédric Moisse.